Il TMS: un alleato alla svolta green del trasporto
Lo sviluppo sostenibile si propone oggi come una sfida strategica al fine di migliorare l’immagine dell’impresa, il benessere dei suoi dipendenti e della collettività. Nel passato tale aspetto era percepito come finanziariamente negativo, invece oggi questo orientamento eco-responsabile può essere appreso come sinonimo di redditività per le imprese.
Alcune proposte di legge in tal senso potrebbero orientare i trasportatori e i vettori nella gestione delle loro attività. Possiamo, per esempio, menzionare il pacchetto sulla mobilità discusso dall’Unione Europea, la cui sfida principale è la riduzione delle emissioni di carbonio (CO2) cosi come la legge anti-spreco votata nel dicembre 2019 dal Parlamento francese.
Scoprite in questo articolo perchè diventa fondamentale per le imprese focalizzarsi, fin d’ora, su questa transizione green.
Zoom sul trasporto
Il trasporto è uno degli anelli della catena di produzione che ha un forte impatto ambientale. Infatti, il trasporto è la seconda fonte di emissioni globali di GES (Gas a Effetto Serra) nel mondo (25% delle emissioni globali) dopo la produzione di energia e di elettricità. I volumi legati ai trasporti di merci continuano a crescere più velocemente rispetto agli altri tipi di trasporto (vedi Grafico).
Fonte: Chiffres clés du transport – Edition 2019
La normativa Euro* VI, il GNC (Gas Naturale Compresso) e i veicoli ibridi o elettrici sono indirizzati nel senso di attuare pratiche più rispettose dell’ambiente. Parallelamente ad una offerta di veicoli in piena evoluzione green, i professionisti del settore, che siano vettori o fornitori, si sforzano di proporre ai trasportatori soluzioni dirette e indirette per adeguarsi a tale trasformazione.
Una di queste soluzioni è il TMS (Transport Management System). Una soluzione applicativa di digitalizzazione delle operazioni e degli scambi legati al trasporto di merci.
* La normativa Euro è stata implementata dall’Unione Europea nel 1988 per i veicoli pesanti al fine di limitare le emissioni di inquinanti legate ai trasporti stradali. Essa stabilisce normative sempre più vincolanti per i costruttori che consistono nell’obbligo di mettere sul mercato veicoli meno inquinanti.
Più green con il TMS?
Permette l’ottimizzazione dei flussi, indipendentemente da quali siano le modalità di trasporto usate. L’analisi dei dati operativi che transitano via TMS ne fanno uno strumento potente, di identificazione e di ottimizzazione degli schemi di distribuzione. Alcune funzionalità possono contribuire alla riduzione di esternalità negative.
Ottimizzazione degli schemi di distribuzione
Per soddisfare le esigenze dei destinatari finali, molteplici schemi di distribuzione devono essere previsti e messi a disposizione. Sulla base dei dati specifici (piano di trasporto, tempo di consegna desiderato, costo di prestazioni…) che l’utente potrà inserire nel TMS, lo strumento sarà capace di proporre vari schemi di consegna. L’operatore può quindi definire un piano di azioni delle quali potrà seguire il rendimento nel tempo attraverso gli indicatori disponibili. L’implementazione di modelli più efficienti è un elemento chiave per il raggiungimento degli obiettivi di transizione green.
Ottimizzazione dei carichi
Collegato a un WMS (Warehouse Management System), e sulla base dei dati di quest’ultimo, un TMS diventa uno strumento prezioso che offre un doppio vantaggio: l’ottimizzazione in tempo reale dei carichi e la sicurezza dei prodotti (fragili per esempio). Assicurarsi del carico ottimale dei mezzi disponibili significa assicurarsi della riduzione della loro impronta ecologica. In sintesi, significa legare la produttività alla responsabilità!
Scelta del migliore vettore di trasporto
Il TMS dà inoltre la possibilità di scegliere il miglior vettore di trasporto alla luce degli obiettivi delle imprese. I criteri di confronto tra i vettori sono molteplici. Si considera ovviamente il costo della prestazione e la capacità di rispettare i tempi. Altre variabili, come la tipologia dei mezzi di trasporto proposti o la distanza che separa il vettore dal luogo di raccolta o di consegna, possono essere prese in considerazione. La valutazione di queste informazioni nel processo di selezione può avere un impatto sul volume di emissione di CO2 legato alla consegna di merci.
Ottimizzazione degli itinerari
Usare l’intera flotta dei veicoli in maniera ottimale assicura una riduzione notevole dei costi di funzionamento. Ma non solo! La razionalizzazione dei percorsi implica altresì una diminuzione del numero di chilometri percorsi e quindi una riduzione delle esternalità negative, in particolare nel centro delle città sempre di più difficile accesso. La condivisione dei mezzi di consegna tra imprese può anche essere facilitata dall’uso di questo strumento.
Oggi, le imprese possono avere una migliore conoscenza dell’impatto delle loro attività sull’ecosistema. L’analisi permanente dei dati permette loro di quantificare e di qualificare questo impatto. Potranno quindi costruire e alimentare il loro report RSI (Responsabilità Sociale delle Imprese) : un supporto indispensabile nel monitoraggio della transizione green di un’impresa.
Conclusione
Legato ad una sfida strategica per le imprese, il cambio di direzione ecologico non assolutamente incompatibile con gli obiettivi di redditività. Oltre al controllo dei costi e al miglioramento della qualità del servizio, abbiamo visto che il TMS contribuisce alla svolta green del trasporto. Inoltre, altre applicazioni possono contribuire a questa trasformazione: soluzioni come l’OMS (Order Management System) e il Demand Planning permetteranno alle imprese di assicurare l’ottimizzazione delle risorse (gestione degli ordini/stock) che producono e che consumano.
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