5 motivi per mettere il DAM al centro della propria strategia di branding

Nell’esigente settore del lusso, il Digital Asset Management (DAM) svolge un ruolo essenziale per i marchi, garantendo il rispetto della loro identità visiva e semplificando la gestione dei loro asset digitali.

Hai ancora dubbi sulla sua importanza? Leggi questo articolo per scoprire 5 motivi per cui dovrebbe far parte della tua strategia!

 

  1. LA GESTIONE STRATEGICA DELL’ESTETICA VISIVA

Il DAM fornisce una solida piattaforma per organizzare l’esperienza visiva e l’identità, consentendo ai marchi del lusso di coordinare e distribuire strategicamente i propri elementi visivi su tutte le piattaforme.

 

  1. IL COORDINAMENTO DELLE CAMPAGNE PUBBLICITARIE

Il lusso richiede campagne che trascendano il banale per ottenere lo straordinario. Il DAM facilita il coordinamento tra i team, promuovendo una collaborazione efficace per campagne pubblicitarie che soddisfino le esigenze del settore.

 

  1. UN’ESPERIENZA CLIENTE IMMERSIVA

L’esperienza cliente nel mondo del lusso si misura sulla qualità della presentazione visiva. Il DAM diventa uno spazio virtuale dove i marchi possono presentare le loro creazioni, arricchendo le piattaforme digitali per offrire un’esperienza immersiva altrettanto avanzata di quella in negozio.

 

 

  1. LA SICUREZZA AVANZATA

Al centro del DAM per il lusso c’è la sicurezza di beni digitali di valore inestimabile. Funzioni di sicurezza avanzate e sofisticati controlli di accesso garantiscono la riservatezza delle immagini sensibili, salvaguardando l’integrità delle creazioni esclusive da accessi non autorizzati.

 

  1. L’AGILITÀ DELL’INNOVAZIONE VISIVA

In un settore in continua evoluzione, il DAM offre uno spazio di creazione. Tecnologie all’avanguardia come la realtà aumentata, la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale sono parte integrante dei DAM di oggi e offrono ai marchi l’opportunità di essere all’avanguardia nell’innovazione.

 

 

 

CONCLUSIONE

In sintesi, il Digital Asset Management (DAM) trascende la semplice gestione degli asset digitali nel settore del lusso. Esso stabilisce nuovi standard per un’esperienza visiva di alta qualità, riflettendo la sofisticazione digitale e ridefinendo il modo in cui i marchi del lusso comunicano con i loro clienti in un ecosistema digitale sempre più esigente.

 

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Content Factory – Una risorsa in ogni fase della gestione degli asset!

Il termine Content Factory si riferisce al reparto dedicato alla produzione di contenuti fotografici e video. Per estensione, questo rappresenta anche l’ecosistema di strumenti che consentiranno a tale team di produrre, convalidare e rendere disponibili questi contenuti. Ad esempio, uno strumento per la revisione creativa farà parte della Content Factory.

Una riflessione accurata su questo tema è ormai essenziale, soprattutto a causa della crescita veritiginosa dei contenuti da produrre (moltiplicazione dei media, dei supporti e dei formati specifici da creare). Tra le sfide legate all’implementazione di una Content Factory, si trova spesso il desiderio di razionalizzare (produrre meno, ma meglio), di automatizzare attività ripetitive con scarso valore aggiunto o di limitare gli scambi di e-mail durante la fase di validazione degli asset.

In questa infografica vi invitiamo a immergervi e a scoprire, per ogni fase, i vantaggi della creazione di una Content Factory.

Gestione dei diritti degli asset: le migliori pratiche di Adone

In questo articolo vi proponiamo di scoprire gli elementi chiave per guidare un’analisi efficace se si desidera implementare una soluzione di monitoraggio dei contenuti DAM (Digital Asset Management).
In particolare, di seguito i nostri 7 consigli di governance e la nostra checklist per aiutarvi a garantire la conformità tra l’utilizzo e i diritti dei vostri asset.

 

Les 7 conseils de nos experts pour la gouvernance de vos assets

 7 CONSIGLI DEI NOSTRI ESPERTI PER LA GOVERNANCE DEI VOSTRI ASSET

 

  • Conseil n°1 : Nommer une personne référente sur l’utilisation des droits des assets, garante du lien entre les visuels et les informations de droit.

 

  • Conseil n°2 : Automatiser la communication des éléments de droit auprès des personnes en charge et des systèmes tiers.

 

  • Conseil n°3  : Centraliser les informations de droits dans le DAM en les définissant comme des métadonnées obligatoires afin de garantir leur complétion dans un format standardisé.

 

  • Conseil n°4 : Restreindre la mise à disposition des assets si les éléments sont incomplets.

 

  • Conseil n°5 : Etablir des contrats qui permettent une validité simple de l’asset pour réduire les risques de confusion et de mauvaise gestion.

 

  • Conseil n°6 : Mettre en place une période de « run off », c’est-à-dire une période de tolérance négociée lors du contrat pour retirer l’asset de ses canaux de diffusion (en général un à trois mois après la date d’expiration de l’asset).

 

  • Conseil n°7 : Définir un processus de retrait des visuels sur les différents canaux après expiration.

 

 

La check-list de cadrage

 

En fonction du degré de sensibilité, des risques encourus, de la taille de l’entreprise et au vu de la multiplicité des canaux de diffusion, il est important de mettre en place une solution de suivi pour l’utilisation des images et maitriser ce qu’il en advient. Dans ce cas, il est important de se poser les bonnes questions afin d’opter pour la solution idéale en adéquation avec vos cas d’usage.

Commencez par définir le moment de la recherche :

  • Avant la date d’expiration pour s’assurer qu’ils soient utilisés au bon endroit
  • Le jour de l’expiration
  • Les jours suivant l’expiration ou durant la période de run off

 

Définissez un ensemble représentatif des visuels à suivre :

  • Suivrez-vous toutes les images produites dans le cadre d’une campagne ?
  • Sinon, comment définirez-vous l’échantillon des visuels à suivre ?
  • Sur quels critères exclurez-vous des visuels ?

 

Listez les sites sur lesquels réaliser le suivi :

  • Les sites Internet appartenant à votre entreprise
  • Les e-retailers
  • Les réseaux sociaux
  • etc.

 

Définissez la fréquence du suivi :

  • Opterez-vous pour des périodes ponctuelles (telles que les fins de campagne) ?
  • Cela entrera-t-il dans vos processus récurrents ?

 

 

 

Conclusion

Vous l’aurez compris, la gestion des droits et des contenus est importante tant les risques financiers et sur l’image de marque sont élevés. Pour les éviter, il existe des outils et des stratégies afin de suivre les assets tout au long de leur cycle de vie, dans et en dehors du DAM.

Vous souhaitez être accompagné sur vos projets DAM et gestion des droits ?